Questo pezzo da camera socialmente orientato e sporadicamente emotivo raffigura un incontro tra genitori coinvolti in una sparatoria a scuola immaginaria. Il gruppo comprende una coppia divorziata (Reed Birney e Ann Dowd) il cui figlio tormentato ha aperto il fuoco nella sua scuola superiore prima di suicidarsi, e due genitori il cui figlio è stato vittima del massacro (Jason Isaacs e Martha Plimpton). L'ensemble è più che all'altezza della sfida di un materiale così delicato ed eleva facilmente la sceneggiatura alquanto teatrale dello scrittore/regista Fran Kranz. Birney e Plimpton mostrano una gamma impressionante in rare interpretazioni da protagonista, mentre Dowd è eccezionale nei panni di una madre amorevole che non riesce a cimentarsi con l'evidente malvagità delle azioni di suo figlio. Tuttavia, Isaacs ruba la scena come aspirante mediatore del gruppo, la cui testa equilibrata lascia il posto a una profonda angoscia mentre è costretto a rivivere i terribili momenti finali di suo figlio. L'attenzione di Kranz sul dibattito ponderato e sui lunghi monologhi può sembrare piuttosto prescritta, ma il film alla fine offre una visione bruciante del dilemma sociale più unico e urgente d'America.